CONSERVATORISMO delle PLEBI BANAL/COMPLOTTISTE Peggiore di quello delle ELITE

 NECESSITÀ DI NON FARSI PIEGARE DALLA LORO OSTILITÀ AD ASSECONDARLE A LORO SCAPITO

Non è certo per gioco né per dispetto che attacco continuamente quella che considero la parte peggiore e più conservatrice della società, ma perché non credo ai buoni e ai cattivi, ma solo al bene e al male, che albergano in ciascuno in misura continuamente variabile secondo le circostanze, e lotto da sempre per indurla a sfondare la barriera del suo inconscio fittizio e trasformarla in altro da quel che è.
 
 
Una lotta che causa mi odi nel profondo e faccia di tutto per isolarmi, ma a cui non posso rinunciare perché rinuncerei alla lotta per cambiarla e cambiare il mondo. E cambiarla è l’unico modo per poterla sia perdonare che recuperare, perché così come è non esprime alcuna umanità né nulla per cui si possa aver riguardo.
 
Parte peggiore e più conservatrice delle società che è sempre stata costituita dalle loro plebi. Plebi oggi in senso soprattutto morale che si identificano con quell’universo banal/complottistico (c’è anche un complottismo serio) nato una decina di anni fa per contrastare l’abolizione per via giudiziale del signoraggio (a causa dei cambiamenti che produrrebbe) attraverso una sempre più virulenta ‘rivoluzione per non cambiare’.
 
Conservatorismo di queste plebi frutto, più che della ‘mangiatoia bassa’, del disimpegno garantito loro in cambio del consenso di fondo che, ad onta delle moine ‘rivoluzionarie’, a loro volta garantiscono al regime. Garanzia che il regime offre loro in cambio del ‘lavoro’ di far deragliare continuamente, come ho scritto da molto tempo, le mie spinte verso il vero cambiamento sul binario morto della rivoluzione per non cambiare.
 
Plebi conservatrici il cui ruolo odierno è alla base supportare il negazionismo climatico, oltre a continuare a contrastare la lotta per via giudiziale al signoraggio per difendere il quale sono giunte ad inventarsi un falso antieuropeismo ed antieurismo sul quale hanno peraltro realizzato ogni genere speculazioni politiche e associazionistiche, e che oggi non è più neanche di facciata perché è pressoché scomparso.
 
Plebi che, per resistere ai cambiamenti imposti dalla catastrofe climatica, tra i quali la già detta abolizione del signoraggio, sono giunte a definire la catastrofe una ‘mossa’ dei soliti ‘cattivi storici’ i quali vogliono attraverso essa sterminare l’umanità perché – tanto – loro hanno pronte le astronavi per trasferirsi in un nuovo pianeta.
 
Elite che sono migliori di loro perché condividono la stessa cultura e, nel suo ambito, esse (le elite), per il fatto di essere tali, hanno provato di essere più capaci. Più capaci dunque anche di capire e di reagire, perché la rivoluzione culturale che propugno dal 1985 sembrerà solo partire dalle masse, ma partirà in realtà dai poteri, che però non avranno modo di strumentalizzare quel che ho scritto perché l’ho scritto in un modo da renderlo impossibile.
Ostilità, freddezza verso me di cui non godo certo, ma che non mi convincerà mai a cercare di accattivarmi la simpatia delle masse assecondandole a loro scapito.
 
 
Alfonso Luigi Marra   24.11.21
 
 
 
 
 
 
 
 
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