Mario Haussmann –  (da “Il Manifesto della Sociosofia”) : La fiamma del gas di Brown, Unisce il ferro con la pietra

Durante i suoi esperimenti, Yull Brown era riuscito a mescolare idrogeno e ossigeno senza pericolo di esplosioni, e facendo passare la miscela di gas per un beccuccio, la accese con il sigaro che egli fumava costantemente. Così fece per caso delle scoperte strabilianti.
Risultò, infatti, che il tipo di ossidrogeno che egli aveva prodotto, il “Gas di Brown” appunto, mostrava caratteristiche e particolarità uniche e sconosciute.

La fiamma incolore che il gas di Brown genera ha precisamente una temperatura di appena 138°C, in modo che è difficile ustionarsi con essa. Ma a contatto con altri materiali, la temperatura che essa sviluppa sale enormemente. A contatto con un pezzo di tungsteno, che fonde notoriamente a 3422°C, questo viene semplicemente vaporizzato dalla fiamma.
L’ossidrogeno normalmente brucia sviluppando circa 2000°C di calore e si accende a circa 580°C. Nella combustione si producono 34,116 calorie ogni grammo di idrogeno bruciato. Ovviamente, nelle condizioni introdotte da Brown questi parametri cambiano completamente per ragioni scientificamente ancora ignote.

Quando i due gas di cui è costituito l’ossidrogeno si combinano, nella fiamma che si produce il risultato non è un esplosione, ma avviene bensì un processo implosivo, nel senso che, dopo la ricombinazione, i gas occupano meno volume che separati. Quindi, quando questo processo avviene in un contenitore chiuso, si genera un vuoto.
Quest’implosione, che rende la fiamma del gas di Brown così diversa da ogni altra, è una reazione essenzialmente chimica che provoca diverse altre reazioni chimiche. Ciò spiega la reazione della fiamma ai diversi materiali. Reagendo con il materiale, la fiamma “fredda” è in grado di fondere mattoni refrattari. Questo fatto pratico dimostra con chiarezza che ci sono ancora leggi della Natura ignote e molte cose che attendono di essere comprese e spiegate scientificamente.

Yull Brown studiò per 27 anni le strutture atomiche dell’acqua, e negli esperimenti da lui condotti per scindere l’acqua nei suoi componenti H2 e O si accorse che esistono variazioni nella struttura atomica dell’acqua, e quindi differenti tipi di acqua. Queste variazioni dipendono dalle proporzioni delle quantità dei tre isotopi di idrogeno (protio, deuterio e trizio) e dei sei isotopi dell’ossigeno.

Brown scoprì che dalle loro combinazioni e mescolanze derivano 36 tipi diversi di acqua, 18 stabili e 18 di breve durata. Questo significa che possono essere prodotti almeno 36 tipi di gas di Brown, se non molti di più mediante modificazioni gassose, tutti con caratteristiche e proprietà differenti.

In questo campo la scienza si trova ancora al principio, poiché si è appena iniziato a studiare alcuni di questi gas.
L’ossidrogeno, o gas di Brown, ha un potere calorifico di 42,6 kWh/kg. Per fare un confronto, l’idrogeno ne produce 33,3 e gli idrocarburi più o meno una decina.

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Yull Brown escogitò una tecnologia che conferiva all’ossidrogeno così prodotto delle proprietà che hanno sbigottito tutti gli scienziati che le hanno finora esaminate. Il fatto che la fiamma raggiunga temperature attorno ai 6000°C, pur avendo normalmente la temperatura di 138°C, è straordinario.

Allo stato attuale delle conoscenze questa circostanza è del tutto inspiegabile. Yull Brown non aveva idea del perché il suo gas si comportasse così. Ma poiché la realtà del gas di Brown contraddiceva le teorie scientifiche in voga, la scienza ufficiale e accademica lo ha conseguentemente ignorato.

Quando, nel 1991, il coreano Kim Sang Nam vide le dimostrazioni effettuate da Brown nel suo laboratorio a Sydney, rimase colpito soprattutto dalla facoltà di questo gas di saldare tra loro materiali completamente eterogenei.

La fiamma del gas di Brown, ad esempio, unisce il ferro con la pietra, salda solidamente il vetro e il rame, rende possibile saldare fra loro acciaio e alluminio. Ciò è dovuto alla peculiare caratteristica della fiamma di essere un fenomeno implosivo.
Nessuno, all’infuori di Kim Sang Nam, sembrava interessarsi a questa particolare caratteristica. A nessuno interessava il potenziale fenomenale di quest’invenzione. A oggi la ditta di Sang Nam, la B.E.S.T. Korea Co. Ltd., ha sviluppato saldatrici rivoluzionarie che rendono obsoleti i gas convenzionalmente usati nelle bombole, saldando in perfetta unione molecolare perfino un mattone con una barra di acciaio.

Nel corso del tempo sono stati fatti molti esperimenti e molte dimostrazioni, e centinaia di persone hanno potuto constatare di persona come le strabilianti qualità del gas funzionano davvero nella pratica effettiva. Oggi la ditta ha partner in Cina che lavorano allo sviluppo, alla produzione e alla distribuzione di queste rivoluzionarie apparecchiature.

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Mario Haussmann –  (da “Il Manifesto della Sociosofia“)

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