«ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTARI. Art. 1. La frutta, gli ortaggi, la carne, il pesce, i crostacei, i molluschi, gli alimentari tutti, anche misti e frazionati, in commercio, devono recare un’etichetta o, se sfusi, un cartello, visibili, leggibili e non equivoci da cui risulti il loro nome in Italiano e, nella lingua del Paese di destinazione, le componenti, il Comune, la Regione, il Paese, l’azienda e la modalità di produzione, raccolta, pesca o caccia».
Tutto qui: per diventare il Paese più ricco del mondo dobbiamo solo costringere i partiti a promulgare, RIBELLANDOSI ALLE LOBBY, la legge di cui sopra (in sei articoli, quando la scrissi, nel 1995, e che ho poi ridotto a uno) ed a fare un’adeguata campagna pubblicitaria planetaria per ricordare alle genti che – in virtù della chimica della natura – i prodotti italiani sono incomparabilmente i migliori del mondo.
Giusto che molti vengono a Conoscenza – GRADITA CONDIVISIONE. Grazie
Alfonso Luigi Marra