Mario Haussmann

Oggigiorno, per volontà dei controllori, grazie alle tecniche di psicologia propagandistica applicate da decenni, il consumatore medio non ha la minima idea dei singoli componenti e delle tecniche di produzione degli articoli di uso quotidiano.

Molte delle cose che utilizziamo sono composte da molte parti e hanno filiere di produzioni lunghe e complesse. Quasi ogni prodotto complesso contiene parti o ingredienti che sono stati prodotti da altre industrie, e tra le materie prime e il bene finito che portiamo a casa con l’acquisto vi è un incredibile intreccio di lavorazioni diverse e di processi di trasporto, stoccaggio e distribuzione.

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Solitamente un numero enorme di aziende e persone ha contribuito alla realizzazione dell’oggetto.
Che tutte queste fasi, con le loro problematiche, rimangano completamente sconosciute al consumatore, ha la precisa funzione di togliergli ogni minima possibilità di influenza.

Abbiamo visto un esempio di come funziona questa propaganda quando abbiamo analizzato quanto il tantalio, materiale raro e non rinnovabile contenuto in tutte le applicazioni elettroniche moderne (dal ciclo di vita breve), grondi sangue a causa delle politiche di approvvigionamento.

Consumatori informati potrebbero insegnare alle aziende come fare gli affari in maniera pulita e onesta. Quindi, ovviamente, è di fondamentale importanza che il consumatore sappia il meno possibile in merito all’origine e alla formazione dei prodotti che usa.

Tutta la produzione industriale attuale ha come unico scopo il profitto degli investitori ed è di conseguenza intesa a imbrogliare e raggirare quanto più possibile il pubblico da depredare. Le asimmetrie informative sono il suo fondamento operativo, poiché se i clienti sapessero certe cose, non sarebbero più clienti…