Prima mangiare un pezzetto di Bambino Per aderire alla Cupola ? Il Potere è Satanico

Non c’è da meravigliarsi, ormai in tanti avevo il sospetto, l’ex Magistrato Paolo Ferraro ci ha portato chiarimenti a riguardo, anche Leo Zagami con le sue confessioni le ha ben evidenziate, suggerisco di vedere i suoi video,

Questo potere ha messo in Croce Gesù. niente e cambiato da allora, questi CRIMINALI nel tempo hanno solo cambiato l’abito 

MARRA A BOLDRINI ED AGLI ALTRI POLITICI CIRCA: UNO, IL PERCHÉ DEVONO RALLEGRARSI DEGLI INSULTI DELLE MOLTITUDINI; DUE, LE ECCEZIONI CHE SOLLEVEREI SE ESSE MOLTITUDINI MI INCARICASSERO DI DIFENDERLE; TRE, L’ALTISSIMA FUNZIONE MORALIZZATRICE DEL LINGUAGGIO SCURRILE.

È stato il mittente, cara Boldrini, non la particolare sgradevolezza dell’immagine pornografica in tuo sembiante ricevuta giorni or sono, a farmi capire che l’avversione verso te non è più un fatto personale di questo o quello, ma un fatto culturale.

Boldrini – Denunciata dal Fondatore del nascente Movimento Sardo di Libertà ” Sergio Saruis” per Offesa agli Italiani

L’immagine non era infatti che un banale fotomontaggio di una donna nuda, con il tuo volto, poggiata supina, con le gambe divaricate, su un uomo di colore, anch’egli supino, con un membro enorme indirizzato verso il di lei inguine, e una didascalia con scritto: «Secondo me è giusto farli venire..»

Mi ha lasciato invece di stucco il mittente, perché era un notissimo, stimatissimo, serissimo, non più giovane, avvocato cassazionista né disinvolto né volgare che ha agito nella ragionata, sincera convinzione della necessità di avversarti.

D’altra parte, a prescindere ora dall’avvocato in questione, quanto agli insulti che ti rivolge la gente, figurati se voglio darle ragione proprio io che sto passando agosto a completare Il problema è che fa schifo la gente (ovviamente detto affettuosamente e per fini di riforma della cultura): il mio prossimo libro, che spero di pubblicare a settembre.

Scrivo invece per spiegarti i motivi per i quali la gente insulta i politici in generale, e poi quelli per i quali insulta te in particolare.

Insulti dei quali – bada bene – dovete essere lieti, anzi ringraziare il cielo.

Lieti perché questo insultare, questo inveire, questo offendere, questo volervi ‘arrestare tutti’, questo fomentare contro di voi vane marce, passeggiate, ‘rivoluzioni’ stradaiole, questo sdegnarsi a destra e a manca, questo cimentarsi delle pseudo opposizioni parlamentari in opere di moralizzazione prive però di previa descrizione di alcun nuovo codice morale rispetto a quello, abusato e desueto, dal quale tanta rovina deriva, non sono che delle odiose forme di conservatorismo rivolte a far deragliare il dissenso sul binario morto della ‘rivoluzione per non cambiare’.

Perché stai sicura che – se avessero seguito quel che propugno io da quel 10 maggio 1985 in cui, con la divulgazione del mio primo scritto, causai mio malgrado l’inizio della predetta ‘rivoluzione per non cambiare’ – non solo non ti avrebbe e non vi avrebbe insultato mai nessuno, perché nessuno si sarebbe mai sognato di farti e farvi giungere ad alcuna carica pubblica, ma soprattutto il mondo avrebbe fermato la catastrofe climatica da allora, e non saremmo al punto che, se l’anno prossimo o il successivo le temperature saranno, com’è ragionevole presumere, anche solo di 4 – 5 gradi più alte, come nel 2017 rispetto al 2016, cominceranno a morire di caldo miliardi di persone.

Miliardi ma forse anche tutti noi, perché le temperature – il cui aumento non è più lineare ma esponenziale – potrebbero anche aumentare di chissà quanto repentinamente.

Repentinamente perché dipende da come continuerà a variare la composizione dell’atmosfera sotto la pressione dei miliardi di tonnellate di agenti mortiferi che continuiamo ad immettervi giornalmente solo perché voi, anziché lanciare l’allarme, assecondate – per i vostri volgari fini elettorali – i conservatorismi demenziali dell’economia e dell’opinione pubblica.

Motivi degli insulti la cui scaturigine è insomma nella circostanza che, pur non distinguendovi voi dalla gente comune nell’essere più capaci, più colti, più intelligenti, ve ne distinguete nettamente nel passarvela benissimo.

Ecco quindi, man mano che le cose della gente peggiorano, che essa insorge e, non sapendo che altro fare, prende ad insultarvi.

Del resto, tra politici, giornalisti, burocrati, massoni semplici, massoni deviati, massoni pedo-satanici, variamente addetti a tutte queste Istituzioni planetarie una più depravata dell’altra, adepti nelle più svariate vesti della cupola bancaria ecc, siete ormai milioni in Italia e centinai di milioni nel mondo, sicché siete voi stessi gente.

E dico voi perché la mia diversità è (a questo punto fortunatamente) rimarcata dall’incredibile, per certi versi sublime, muro di silenzio che avete posto tra voi e me da quando, nel 1985, ho pubblicato La storia di Giovanni e Margherita, in cui spiego il modo di formazione del pensiero, che considero la massima scoperta di tutti i tempi.

Una colpa, quella di ricoprire speciali incarichi pur non avendo qualità né meriti, che non è vostra, dacché è ovvio non esitiate a ricevervi i benefici che vi si offrono, ma dell’elettorato.

Elettorato che i grandi, i geni, i veramente positivi, li ha banditi in quanto a rischio di produrre veri cambiamenti, e li ha sostituiti – definendo questo abominio ‘democrazia’ – con personaggi che, in tutti i campi, sono portatori della ‘cultura’, con tutto il rispetto, del quisque de populo, cioè del comune cittadino.

Ecco così che sono nati – quali garanti degli immobilismi – i ‘politici’ come voi, per i quali una ‘linea’ è buona solo secondo i voti o gli incarichi che può rendere; gli ‘scrittori’ e i ‘giornalisti’ come Eco, Saviano, Mieli, Travaglio, sempre con il naso alzato, come i mie cani da caccia, per annusare da dove viene il vento fetido propalato dagli orifizi dei poteri e dispiegargli le vele; gli ‘scienziati’ come Rubbia e Zichichi che, per un buon incarico, non esiterebbero a cimentarsi per dimostrare di avere, in un loro viaggio nel tempo, filmato Cleopatras avvinghiarsi lussuriosa ad Antonio; i filosofi come il mio amico Vattimo che, ‘per qualche dollaro in più’, non esiterebbe a sostenere che in fondo anche Nietzsche un po’ prodiano lo era; i sociologi come Masi, lui sì uno scienziato del giusto dosaggio dello sdegno per fini di audience ecc.

Una situazione quindi in cui politica, scienza, arte, filosofia, letteratura, sono mimate da persone che, come te, sono tutte portatrici della stessa ‘cultura’: quella dell’asservimento al regime.

Regime, scrivo in Fratello clima chetati, fatto dalla cupola bancaria, dalla massoneria deviata, dai ‘club’ (quali il bilderberg e il comitato dei 300), e da innumerevoli cosche governative, variamente istituzionali, economiche, giudiziarie, mediatiche, professionali, ma che, sommato alla gente, dà il sistema.

Di cosa vuoi quindi meravigliarti se un simile, immenso, ubiquitario, mutevole mostro – la mente collettiva – ogni cui cellula è costituita da un uomo o una donna in carne ed ossa, non appena punto nel vivo dei suoi interessi di fondo, vi vuole morti?

Fermo restando, sia chiaro, che coloro ai quali vieni concesso l’accesso al ‘santa sanctorum’, cioè all’ambito più intimo del ‘tempio’ della criminalità e della fraudolenza con la quale la cupola sionistico / gesuitico / massonico / pedofilo / bancaria sta distruggendo il mondo, devono obbligatoriamente prima mangiare il loro pezzetto di bambino in una delle tante orge sataniche.

Obbligatoriamente perché è ovvio che un simile regime non può esporsi al rischio di rivelarti i suoi spaventosi misfatti se prima non ti sei irreversibilmente compromesso.

Pezzetto di bambino che non ritengo abbia dovuto mangiare anche tu perché non hanno avuto bisogno di farti condividere niente di particolare, giacché non hai altra funzione che vanificare, occupandolo, un ruolo così importante.

Cose che, però, pur nella tua irrilevanza, non puoi ignorare, come non puoi ignorare che è un crimine il signoraggio e l’avere voi ricevuto al Quirinale il bilderberg e la trilatere. Organizzazioni pacificamente criminali (vedi la mia denuncia contro il bilderberg da goo.gl/1u6SsF, e la mia denuncia contro il signoraggio da goo.gl/oEgCWI), non tanto perché sono dietro alle vecchie e nuove stragi, comprese quelle dei ‘terroristi islamici’, ma perché sono rei della distruzione della Terra e dell’umanità attraverso tutte quelle loro losche strategie politiche, economiche, finanziarie, che, da te a quel mostruoso individuo che è Mattarella, fingete tutti di non capire.

Attentati ‘autoprodotti’ che – com’è noto – servono, da sempre, ad alimentare la strategia della tensione, che serve poi a fare leggi repressive, ‘giustificare’ invasioni, bombardamenti, guerre ecc.

Mostruoso, Mattarella, perché sa tutto ad un livello ben diverso da tuo, come tutti i giudici della Corte Costituzionale, i quali, con le loro ‘politiche’ del non pronunciarsi o pronunciarsi così colì o pomì, coprono scientificamente questo immenso ambaradan di crimini e criminali.

Detto dunque che è ovvio vi insultino, veniamo al perché insultano in particolare proprio te.

Ebbene il motivo è che nessuno di voi vuole accettare – perché accettarlo significherebbe dovervi mettere un tappo in bocca per sempre – che il diritto ad esprimersi pubblicamente deve essere mediato con il diritto delle genti a non vedersi rubare inutilmente il tempo da persone che non hanno nulla di nuovo e di rilevante da dire.

Un eterno vaniloquio che il regime favorisce, ed anzi esaspera, perché serve a coprire la voce di chi invece cose nuove e rilevanti da dire ne ha tante.

Un contesto in cui l’avversione nei tuoi confronti non è legata alla tua difesa degli immigrati, che difendono in tanti – e che, in maniere del tutto diverse, difendo anch’io – ma al fatto che, nell’immenso coro dei vaniloquenti, tu spicchi, tu primeggi, tu esageri, tu abusi troppo dell’enorme visibilità legata al tuo immeritato ruolo per uscirtene continuamente con impropri proclami, per di più politici e di parte rispetto a temi in cui dovresti osservare la neutralità, perché sai bene che la questione degli immigrati e dei musulmani è oggetto di forti divisioni tra i partiti.

Continui proclami in seguito ai quali la gente – già furiosa verso tutti voi – finisce per sbottare perché non crede minimamente alla tua buona fede e li considera ispirati, non certo da genuine motivazioni morali, ma dal fatto che, per non rimanere fuori gioco, cerchi di ricavarti un’area di consenso dall’interno della quale poter di nuovo essere eletta.

Gente che, considerandoti inferiore per qualità alla già bassa media dei tuoi colleghi, si stupisce e si irrita del tuo continuare a galleggiare, e pensa che, o ti sostiene chissà quale oscura entità, o devi proprio essere una gran furbina.

Un molto irritante aggettivo sostantivato, furbina, che si converte automaticamente nei termini scurrili che sai in bocca ai molti che «non sono stati educati né a Oxford né a Cambridge né in nessun altro luogo in cui tengano gran che da conto il galateo», come dissi una volta, alla Zanzara, di Parenzio: un altro di questi avversatissimi personaggi chissà grazie a chi o che ‘di successo’ (un tipo di ‘successo’ al quale preferirei la morte).

Ed eccoci così giunti all’importantissimo tema dei termini scurrili, che non ho certo inventato per te, perché risale al 1996.

Al 1996, quando scrissi un documento carico di grevi termini scurrili che tre PM (una donna e due uomini) vollero ritenere rivolti a loro e per il quale, dopo avergli dovuto all’epoca dare 500 milioni di lire di risarcimento, ho ormai (siamo già ad otto gradi di giudizio) vinto dinanzi alla Corte di Giustizia del Lussemburgo, nonché due volte in Cassazione, sicché – dopo aver dato lo smacco che meritavano al gran numero di magistrati che li hanno sostenuti in tutti i modi – temo proprio debbano rassegnarsi a restituirmi i soldi e le notevoli spese che gli ho pagato, ed a pagare loro a me le spese di tutti i gradi (salvo uno dei tre, che ha avuto la fortuna di vedere la sua causa estinguersi grazie ad una scadenza di termini in cui sono incorso per un disguido).

Il documento (che contiene vari termini puntati che lascio all’immaginazione del lettore altrimenti facebook non accetterebbe la sponsorizzazione) si intitolava: «Al Consiglio Superiore della Magistratura circa l’indispensabilità del linguaggio scurrile al fine della moralizzazione della società ed anche dell’uscita da ‘tangentopoli’».

In esso scrivevo:

«È interessante notare che, mentre le espressio­ni str.zo o str.za significano letteralmente la stessa cosa che uomo o donna di m., esse, entrambe molto usate e di grande rilevanza, hanno, nelle varie lingue meridionali, un caleidoscopio di valenze e significati tutti storicamente caratterizzati proprio dal rapporto prevaricatorio tra masse e Istituzio­ni.

E sarebbe molto istruttivo osservare le valenze assunte nei vari luoghi dai tanti termini scurrili, tra i quali, in osse­quio alle ragioni dell’arte, che non ammette remore, ed in lingua napoletana in onore ai tre PM ispiratori di questo documen­to, ma – per carità! – senza alcun riferimento alle loro adamantine qualità morali, ricordo solo:

gent’ e m., gent’ e sfaccim’, uomn’ e lota, femmen’ e latrina, samenta, cess’ a vient’, scurnacchiat’, nquacchiat’, nzivosa, zuzzus’, zocc., putt., pruasa, fetosa, c. rutt’, c. rotta, bucc., ricuttar’, curnut’ e mazz’ scassat’».

Che intendevo dire? Intendevo dire che la società è depravata perché si trincera dietro i linguaggi eufemistici, e che il rischio di vedersi apostrofare con termini veridici causerebbe un’immediata, straordinaria moralizzazione del mondo intero.

Argomenti tutti che non implicano certo si debbano subire ogni genere di insulti, ma che, in questo caso, credo dovrebbero suggerirti molta cautela, perché devi tenere conto che siamo di fronte ad un molto peculiare fenomeno di vastità nazionale.

Una situazione così esasperata che, oltretutto, secondo me, se costringi la rete a cessare di insultarti con la forza anziché con i buoni argomenti, si organizzano per attaccarti scientificamente, facendoti cadere come una pera cotta, perché abbiamo già detto che il fatto che tu sia deputato, ed anzi addirittura un’alta carica, è sconcertante.

Né ti sarebbe di aiuto che la qualità di furbina è espressa anche da numerose altre in maniere anche più sfacciate, perché non è certo solo il tuo di successo ad essere sconcertante.

Pensa ad esempio a Boschi: un’avvocatessina con alle spalle il nulla esperienziale i cui ruoli politici sono notoriamente frutto del fatto che in passato i suoi begli occhi sono molto piaciuti a Renzi: cose che configurano gravissime forme illecite di interesse privato in cose di grande rilevanza pubblica.

Una ‘ministra per motivi di letto’, così la definii quando fu eletta, che non ha potuto certo querelarmi, perché sapeva bene che mi sarei difeso con l’exceptio veritatis, dato che non scrivo per divertimento, ma per fini politici e morali, sicché, quale scienziato, filosofo, giurista, ho il dovere verso la società di dire quel che occorre mantenendomi nei limiti della veridicità, necessità e continenza.

Interessi privati nelle cose pubbliche che del resto sono tipici delle ‘carriere’ di pressoché tutti voi, perché, a tacer d’altro, siete tutti collusi nel fingere di non sapere cos’è il signoraggio e molti altri crimini.

Reati che oggi non vengono perseguiti perché la più venduta di tutti è proprio la magistratura, ma che, se riesco a «cambiare in tavola le carte delle cultura», causeranno, vedrete, che, nel fare i vostri giochi, non riconoscerete più i vostri jolly ed i vostri assi, e vi ritroverete ben altrove che nelle auree sedi in cui bivaccate non certo a pro dell’elettorato.

Insomma – ribadito che il tuo problema è che con questo parlar troppo senza avere niente da dire stuzzichi continuamente il ‘can che dorme’, che è poi un cane (la gente) che certo dorme (sennò vi avrebbe morso da tempo), ma si rigira sempre più nel sonno a causa degli incubi, ed è sempre più ringhioso per questa vostra e tua ricerca di soluzioni solo per voi – fatti dare un consiglio da un vecchio avvocato: lascia stare..

Perché? Perché, come diceva un valorosissimo ed espertissimo avvocato ottantenne a me agli esordi: «pesa più un grammo di fatto che una tonnellata di diritto»..

Una situazione in cui capisco che può essere difficile rinunciare all’idea di fare migliaia di cause di risarcimento e guadagnarci milioni prendendosi anche la soddisfazione di castigare chi ti ha ingiuriato, ma che potrebbe anche non finire così.

Immagina ad esempio se chiedono tutti a me di difenderli, ed io, in ipotesi (provo ad improvvisare), faccio istanza di riunione di tutti procedimenti e convinco i giudici con gli argomenti di cui sopra ed altri ancora che la vastità sociale del fenomeno è tale da non poterlosi ridurre alla stregua di singole fattispecie ingiuriose o diffamatorie; o se (sempre provando ad improvvisare) riesco a far passare l’idea che occorre una ‘legge Boldrini’ ad hoc per mettere una pietra sopra a questo contrasto tra te e il mondo; o se, considerando quante volte hai tu offeso la gente (e non amorevolmente, da filosofo, come lo faccio io), riesco a vincere sostenendo si è trattato solo di legittime reazioni alle tue di offese.

Formule difensive che così, ‘a freddo’, non immagino, ma che non ti consiglierei di sperimentare, perché neanche io so, finché non sono ‘in campo’, dove può arrivare la mia capacità di individuare argomenti difensivi in una causa come questa, in cui i torti formali dei miei assistiti peserebbero meno di un soffio di zefiro, e le loro ragioni morali, sostanziali e politiche, più di una montagna.

20.8.2017, Alfonso Luigi Marra

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