Mario Haussmann

Oggi, di fronte alla catastrofe economica, ecologica e sociale del mondo globalizzato, i politici, per nascondere la realtà di sfruttamento che ne è la causa, balbettano e sparlano.

Nessuno ha chiare risposte per i debiti, per la spazzatura transgenica che siamo costretti a mangiare, per come garantire il fabbisogno energetico della nazione. Nessuno dice la verità.

Gli uomini di governo, nella loro imbecillità, dietro la facciata della loro arroganza e vanteria sono disperati. Il loro ego si contorce nel timore dell’insuccesso. Mancando loro qualsiasi cosa di valore, come l’amore o l’intelligenza, essi sono dei mendicanti. Mendicano i voti e li comprano mendicando i soldi necessari per corrompere e abbindolare l’elettorato. Sono anche loro schiavi di un potere più grande.
Il filosofo, sociologo, economista, anarchico francese Pierre-Joseph Prou-dhon (1809-1865) scrisse: «Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, recintato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, coman-dato da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, ad ogni azione, ad ogni transazione, ad ogni movimento, annotato, registrato, censito, tariffato, timbrato, squadrato, postillato, ammonito, quotato, collettato, patentato, licenziato, autorizzato, impedito, riformato, raddrizzato, corretto. Vuol dire essere tassato, addestrato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, concusso, spremuto, mistificato, derubato e, alla minima resistenza, alla prima parola di lamento, represso, emendato, vilipeso, vessato, braccato, tartassato, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato, condannato, deportato, sacrificato, venduto, tradito e per giunta schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto della pubblica utilità e in nome dell’interesse generale».

Tra il popolo oggi è diffusa la sensazione che ci voglia qualcosa di nuovo, un cambiamento radicale e risolutivo. Di fronte al sistema fallito c’è addirittura chi parla di rivoluzione.

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Molti hanno ormai capito che la dicotomia tra Destra e Sinistra è un’illusione. Sono tramontati i tempi in cui i partiti di destra, conservatori, avevano qualcosa da “conservare”, e rappresentavano la garanzia per la proprietà.

E sono tramontati i tempi in cui i partiti di sinistra, progressisti, avevano qualcosa verso cui “progredire”, e rappresentavano la giustizia sociale mediante la redistribuzione. Dalla rivoluzione industriale in poi, l’urna elettorale ha rappresentato un modo efficace di tenere calmo il popolo, evitando largamente di dover discutere sulla politica dalle barricate.

Oggi i partiti non rappresentano più nulla e combattono solo per affermare in qualche modo la loro legittimità.
Quindi la lotta ora non è tra colori e correnti, tra Sinistra e Destra, tra schieramenti opposti, ma tra il popolo e la casta.

Si tratta oramai non più di scegliere il tipo di potere che governa, ma di decidere se sia necessario essere governati da qualcuno o se il popolo non sia realmente in grado di creare strutture efficaci tramite le quali autogovernarsi.

Il potere, qualsiasi potere, è nemico della libertà individuale. La questione che oggi si pone è dunque di scegliere definitivamente tra il potere e la libertà.

Appare logico che un sistema nettamente diverso, capace di porre fine alle follie e alle perversioni politiche che ci perseguitano, deve porre fine al potere e alla prevaricazione di un essere umano su un altro. Apocalisse significa rivelazione. Ora il meccanismo del potere è rivelato. La sua fine significa l’inizio di una nuova società, organica.

È ovvio che tutte le scienze economiche, politiche e sociali hanno fallito in pieno nell’indicarci una nuova via e nel suggerirci come rendere efficace una forma di struttura organizzativa nazionale, diversa dall’attuale “Stato”.

Quindi, per creare uno Stato che sia la reale espressione dei cittadini, che sia al loro servizio e nel quale essi si possano identificare, dobbiamo rivolgerci alle scienze naturali e a quelle biologiche.
Dunque, ora che abbiamo effettuato la diagnosi della grave malattia che affligge il pianeta e i suoi abitanti, e ci siamo impossessati di tutte le conoscenze necessarie per riconoscere le cause del male, esaminiamone la terapia.
Entreremo nel mondo delle conoscenze che il sistema ci ha precluso per scoprire i modi e gli strumenti per realizzare un autentico “Rinascimento” dei popoli e delle culture, superando le coercizioni imposte dal sistema capitalista, oramai in decomposizione.

«Il regime comporta inevitabilmente la presenza non di una, ma di due città, quella dei ricchi e quella dei poveri, che pur coabitando tentano sempre di colpirsi a vicenda», diceva Platone nella Repubblica. Ma in un mondo libero dal regime capitalista può finalmente realizzarsi l’antico sogno di unità e libertà della razza umana. Allora fratellanza e prosperità, finalmente, saranno stabilmente istituite e godibili per tutti.