Mario Haussmann
Vi si parla di «dilemma malthusiano» e di un «programma coordinato internazionalmente focalizzato sul realizzare una riduzione alquanto significativa del numero di esseri umani. … Questo sforzo richiede verosimilmente una diminuzione della popolazione globale di almeno due terzi o tre quarti… fino a raggiungere un “optimum demografico” di non più di 2 miliardi… Ovviamente una riduzione demografica di quest’entità richiede un sostanziale riorientamento del pensiero, dei valori, delle aspettative e degli stili di vita umani. … Anche se la necessità di ridurre la popolazione è controversa, essa ha evidenza scientifica».
Le organizzazioni ambientaliste che parlano apertamente di “sviluppo sostenibile”, suggerendo implicitamente che l’umanità attuale sia insostenibile, aumentano in continuazione. Tutte ripetono, ognuna in maniera diversa, la massima del Club of Rome che il nemico dell’ambiente è l’uomo.
Appare ovvio che, se la grande macchina di modificazione sociale guidata dal “potere occulto”, che si manifesta tramite organizzazioni come quelle dei Rockefeller e attraverso il bombardamento mediatico, si è messa in moto, il piano di riduzione demografica viene perseguito alacremente. David Rockefeller, qualche anno fa in un’intervista, si espresse a riguardo con queste parole: «L’impatto negativo della crescita demografica su tutti i nostri ecosistemi planetari sta divenendo palesemente evidente».
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Il problema principale che il progetto di diminuire la popolazione terrestre deve affrontare, è il fatto che agli esseri umani solitamente non piace di essere “decurtati” nel corso di una “riduzione demografica”. Se, secondo il progetto ormai di dominio pubblico, 7 miliardi di esseri umani devono essere “ridotti” a mezzo miliardo, è probabile che sei miliardi e mezzo di persone abbiano qualche obiezione a riguardo.
Intervista a Mario Haussmann
Mario Haussmann – (dal Manifesto della Sociosofia)