Mario Haussmann (dal Manifesto della Sociosofia)- TV, Giornali Manipolazione Mentale

Mario Haussmann


La strategia di fondo dei manipolatori delle coscienze è di concentrare la nostra attenzione su una limitata gamma di argomenti e di concetti. Con un enorme dispiegamento di procedimenti diversi, l’interesse del pubblico viene convogliato su determinati punti di vista. I servizi segreti e gli istituti di beneficenza “per le relazioni umane”, tipo Tavistock, confezionano le informazioni che vengono riprese all’unisono da tutti i media. I giornalisti, pertanto, sono i maggiori responsabili nella diffusione delle menzogne.
Per identificare con precisione le forze interessate a propagare inganni globali come il clima, l’11 settembre, le guerre di conquista illegali o tante altre falsità, dobbiamo imparare a distinguerle dai tanti cavalieri di ventura dell’informazione il cui unico interesse consiste nel profittare economicamente dalle frottole. 

Ciò di cui pochi si rendono conto, è il fatto che le cospirazioni sono una normalità. Ogniqualvolta un gruppo vuole ottenere qualcosa, senza palesare i suoi motivi, ricorre al segreto. “Cospirazione” non indica altro che un numero di persone che trama qualcosa di nascosto. Lo fanno tutti, nelle aziende, negli enti, nelle organizzazioni. Qualsiasi accordo segreto costituisce in fondo una cospirazione.
Scrive Bernays: «Con l’aumento della popolazione, aumentò anche l’attività degli Illuminati nel campo della direzione della consapevolezza di massa. Attraverso le agenzie giornalistiche, la stampa, i giornali, il telefono, la radio e l’aereo, tutti controllati dagli Illuminati stessi, le idee possono essere diffuse rapidamente in tutto il Paese».

SCARICA GRATIS UN CAPITOLO DE IL MANIFESTO DELLA SOCIOSOFIA

Sostanzialmente la psicologia ha dimostrato che il comportamento di una persona dipende dalla percezione che questa ha del mondo in cui vive. Ne consegue che per cambiare il comportamento di un individuo è sufficiente modificare la sua struttura cognitiva. L’elemento fondamentale per influire sulle cognizioni delle masse è il controllo monopolistico dei mezzi di informazione.
La televisione serve a dirigere il comportamento degli individui nella direzione voluta. Essa illude di informare sullo svolgersi degli avvenimenti, quando in verità provvede a dirigerne gli sviluppi. Il monopolio mediatico permette di incanalare opinioni politiche, attività economiche, sviluppi sociali, convinzioni della gente, correnti e movimenti associativi. Non esiste volontà democratica che possa resistere al potere imperante dei media.
La modificazione delle strutture cognitive di tante persone attraverso i media ha basi scientifiche. Le neuroscienze hanno accertato gli effetti dell’esposizione continuata a determinati stimoli. Esse hanno studiato a fondo l’influenza dei media elettronici sulla mente, sulla salute e sulla società in generale, fornendo i mezzi per ottenere l’istupidimento e l’infantilizzazione pianificata della nazione.


Per rendersi conto di tutto ciò basterebbe esaminare con attenzione e con fredda logica tutto ciò che ci vogliono far credere. E l’irrorazione mediatica della popolazione serve esattamente a evitare ciò. Gonfiando a dismisura cose insignificanti e ricoprendo le cose significative di un velo impenetrabile di omertà, i media impediscono intenzionalmente l’insorgere del pensiero logico.
Sia l’informazione che l’intrattenimento mostrano immancabilmente un mondo bidimensionale di parti contrapposte. Film ed “esperti” sono entrambi mezzi per celare le reali intenzioni, mantenere la gente in uno stato di timore e confonderla, mistificando crisi a destra e a manca.
Tutta l’industria del divertimento serve a scoraggiare il pensiero lucido, indipendente, autonomo, logico. «Veniamo efficacemente scoraggiati dal pensare in maniera costruttiva e inquisitiva, e una volta che l’individuo ha accettato l’ottusa acquiescenza così incoraggiata, si stabilisce un circolo pericolosamente vizioso. Un altro risultato piuttosto vantaggioso di tale situazione è che le persone che non pensano in maniera costruttiva e inquisitiva non se ne rendono neanche conto», scrive Michael Timothy nel libro The Anti-Intellectual Ethic.

Nessun film è “solo un film”. Ogni film è accuratamente progettato. Ogni scena è voluta e composta. Nulla succede a caso in un film e ogni suo fotogramma racchiude un’intenzione.
I film che si vedono in televisione influenzano pesantemente il nostro comportamento, mostrandoci in continuazione cose molto diverse dalla nostra quotidiana esperienza. I dati della psicologia sociale mostrano che decenni di violenza mostrata in TV hanno aumentato la disposizione alla violenza degli individui. I crimini visti in continuazione hanno abbassato gli standard morali.
Tutta la cultura televisiva ha ridotto collettivamente anche i nostri livelli di felicità interiore, portando la gente ad abbassare il proprio livello di autostima e di serena autovalutazione, e ad alzare continuamente il livello di frustrazione indotta da un continuo confronto con modelli sociali irraggiungibili. Gli studi psicologici hanno mostrato che più una persona guarda la TV, più è incline a sentimenti di invidia, sovrastimando inconsciamente la prosperità altrui.
Il tipo di relazioni umane mostrato nei film, con scientifica perfidia dall’establishment, è volutamente impostato in maniera tale da distruggere, nell’inconscio degli spettatori, il senso della fiducia reciproca. È chiaro che quando nel singolo viene a mancare la fiducia nei propri simili, nella società cambiano i valori condivisi che favoriscono rapporti sani e giusti; perciò i media, esaltando la furbizia, il tradimento, i valori materiali e la menzogna, si rendono profondamente responsabili del declino sociale.

Le raffinate tecniche psicologiche usate, hanno creato individui che si occupano solo di se stessi. Esse hanno destrutturato le comunità, hanno modificato profondamente le relazioni famigliari e hanno tolto la vitalità alla vita politica, ponendo fine all’idea che avevamo di democrazia e di convivenza civile.
È paradossale quanto danno abbia arrecato quella meravigliosa invenzione che è la TV, che invece di veicolare informazione e divertimento, conoscenza ed elevazione, al contrario causa tanta confusione e insoddisfazione nelle persone.

Intervista a Mario Haussmann

https://www.robertodimolfetta.it/libri/intervista-mario-haussmann/?fbclid=IwAR2Xr2JhxGgNDeXL-9_zOJypqbr2xp9qBdCwbKQyAzlmtJaKauufunzZ2p8

Mario Haussmann – (dal Manifesto della Sociosofia)