Mario Haussmann
Lo storico quotidiano russo «Prawda», che viene pubblicato ininterrottamente dal 1912, nella sua edizione inglese del 24 gennaio 2010 riportava: «…il terremoto che ha devastato Haiti è stato senza alcun dubbio il risultato di un’arma tettonica della marina statunitense… Dalla fine degli anni Settanta gli Stati Uniti hanno fatto grandi progressi nello sviluppo di armi per generare terremoti».
Che il terremoto catastrofico che colpì Haiti sia stato provocato, influendo con gigawatt sul campo elettromagnetico della crosta terrestre, suona plausibile se si sa che proprio non molto tempo prima le prospezioni delle multinazionali del petrolio avevano scoperto (segretissimi) enormi nuovi giacimenti davanti alle coste di Haiti. Gli “aiuti umanitari” inviati dagli USA a Haiti dopo il terremoto sembravano più un’invasione militare che operazioni di soccorso. Molte furono le critiche al comportamento dei militari americani a Haiti. Per prima arrivò una portaerei e ben presto gli americani presero possesso dell’isola, occupandola militarmente senza sparare un colpo, e arrivando addirittura a intralciare le vere operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie internazionali.
Un terremoto si presta egregiamente a un’operazione di guerra mascherata da azione umanitaria. Primo, l’opinione pubblica non fa domande scomode riguardo a un’operazione di soccorso. Secondo, il Paese colpito non è in grado di rifiutare i “soccorsi”. Terzo, un’invasione “di soccorso” per motivi “umanitari”, permette di conquistare un Paese intero senza subire alcuna perdita.
Non solo Chavez e la «Prawda» sono di quest’avviso, ma anche molti geofisici, politici e analisti di mercato, nonché i soliti “dietrologi” e “cospirazionisti”, ovvero coloro che hanno potuto rendersi conto, anche solo in parte, di quello che sta avvenendo nel mondo, nascosto agli occhi dell’umanità.
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La professoressa Claudia von Werlhof, politologa all’università di In-nsbruck, in Austria, e fondatrice del movimento ecofemminista, nella sua “Chiamata per un Movimento per Madre Terra” scrive: «La fine dell’ingenuità e cecità tinta di rosa nella quale io, come anche il 99% della popolazione, stavo vivendo, venne quando, durante un dibattito, affermai che è possibile che il grande terremoto a Haiti del gennaio 2010, che è costato più di 200.000 vite, fosse stato prodotto artificialmente». Difatti, affermare pubblicamente questa verità le è costato caro. Prima la sua università si è premurata di distanziarsi dalle sue affermazioni, dicendo che essa ha “nuociuto” con le sue dichiarazioni all’istituto. E poi tutta la stampa austriaca ha iniziato ad attaccarla personalmente.
La professoressa von Werlhof, in un’intervista a un quotidiano di grande tiratura, aveva detto: «Nel progetto HAARP, un centro di ricerca militare in Alaska, sono state realizzate, utilizzando la tecnologia di Tesla, delle Earthquake Machines che generano terremoti artificiali. Vengono utilizzate per scoprire giacimenti di petrolio. Tra Haiti e Cuba ci sono apparentemente grandi riserve petrolifere, e quindi il terremoto a Haiti potrebbe essere stato prodotto artificialmente per permettere l’occupazione militare del Paese da parte delle truppe americane. Come effetto collaterale vengono messi sotto pressione i governi insubordinati come quello di Hugo Chavez in Venezuela». L’intervistatore allora le chiese se credesse veramente a ciò che stava dicendo, aggiungendo che suonava di cospirazionismo. La professoressa rispose: «Io non credo nulla, ma è un fatto che la tecnologia per generare terremoti artificiali esiste…».
La suora cattolica del Sacro Cuore professoressa dottoressa Rosalie Bertell (1929-2012), scienziata, fisica, epidemiologa, attivista ambientale, autrice, famosa a livello internazionale per il suo eccellente lavoro nel campo della radiazione ionizzante, vincitrice di molti premi, tra cui la medaglia interna-zionale della pace e il Right Livelihood Award, il cosiddetto premio Nobel alternativo, commentò il 22 marzo di quell’anno le parole della von Werlhof dicendo: «È indubbiamente certo che vari Paesi di questo mondo dispongono nel frattempo di tecnologie per generare artificialmente dei terremoti».
Aveva dichiarato pubblicamente William Cohen, ministro della Difesa statunitense, nel 1997: «Anche altri sono impegnati in una specie di terrori-smo ecologico col quale possono alterare il clima, scatenare terremoti ed eruzioni vulcaniche a distanza mediante l’uso di onde elettromagnetiche».
Nel 2002 anche la Duma, il parlamento russo, si è occupata di HAARP. 188 deputati hanno sottoscritto un documento, poi inviato a Putin, nel quale si diceva: «Con il programma HAARP gli Stati Uniti costruiscono nuove armi geofisiche integrali che influenzano gli elementi della natura con onde elettromagnetiche ad alta frequenza».
Nikola Tesla (1856-1943) è stato un grande scienziato e un inventore geniale. Tra i suoi oltre 3000 brevetti vi è anche la corrente alternata, con la quale funzionano tutti i nostri apparecchi collegati alla spina. Egli, nel 1898, facendo esperimenti di risonanza elettromagnetica a varie frequenze, aveva per la prima volta indotto involontariamente un leggero terremoto, che fece vibrare tutta la penisola di Manhattan. Tesla perfezionò in seguito il sistema e gli diede il nome di “telegeodinamica”.
Mario Haussmann (dal Manifesto della Sociosofia)
Intervista a Mario Haussmann
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