Il mondo rarefatto dell’alta finanza costituisce una forza che è in possesso di tutte le informazioni e ha un potere economico sconfinato con il quale condiziona e strumentalizza i mercati e i sistemi.
I cicli economici, che ci sono stati presentati dai media più o meno come fatalità, sono voluti e pilotati da alcuni. Questo gruppo di individui, molto più disumani di qualsiasi mafioso, che noi chiamiamo la cupola, generano i cicli economici per avvantaggiarsene direttamente.
Gli esperti del settore hanno opinioni differenti riguardo alle cause delle depressioni, recessioni e deflazioni, ma nessuno di loro osa mai avvicinare le sue analisi alla radice del problema. Comunque la crisi economica non è un evento eccezionale, ma solamente un sintomo delle contraddizioni immanenti al sistema monetario.
Le speculazioni finanziarie globali vengono operate da individui che si celano dietro le grandi banche d’affari, società internazionali e fondi di investimento. Siccome queste istituzioni amministrano anche gli investimenti dei privati, la cupola che le governa può manovrare la maggior parte del capitale investito internazionalmente a proprio piacimento. Difatti, quello che il fondo di investimento fa con il denaro raccolto dai vari investitori non può più essere deciso da questi, ma avviene unicamente a discrezione della società che gestisce il fondo.
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Nell’enciclica Quadragesimo Anno del 1931, papa Pio XI rilevò: «E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi ha solo la concentrazione della ricchezza, ma l’accumularsi altresì di una potenza enorme e di una dispotica padronanza dell’economia in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari e amministratori del capitale di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento (105).
Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il denaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l’organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l’anima dell’economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare (106)».
Intervista a Mario Haussmann
Giusto che molti vengono a Conoscenza – GRADITA CONDIVISIONE. Grazie